lunedì 7 aprile 2014

Conflitto Russia-Giappone del 1905

(pag.100) “C si lasciò andare contro lo schienale e assunse un tono colloquiale. «Lei sa perché l’ammiraglio Alekseev fu messo al comando dell’esercito russo nella guerra contro il Giappone, anche se non sapeva niente di combattimenti a terra?»
Fitz era stato in Russia da ragazzo e aveva seguito lo svolgimento del conflitto russo-giapponese del 1904-05, ma non conosceva quella storia. «Mi racconti.»”

[foto: Wikipedia]

La Russia dichiarò guerra al Giappone per il predominio nell'estremo Oriente. Assieme alla guerra del 1898 fra Stati Uniti e Spagna (per la rivolta di Cuba, ex dominio spagnolo diventato indipendente), è un segnale molto importante del cambiamento dei tempi. Come l’arretrato Impero Spagnolo dovette cedere il passo agli Stati Uniti ben più economicamente avanzati e proiettati verso il futuro, la Russia si arrese allo sviluppo giapponese, stato dalle antiche tradizioni ma dove aveva preso piede un massiccio sviluppo industriale dopo essersi avvicinato al modello europeo verso la metà dell'Ottocento.

La solidità di uno Stato "al di là del campo di battaglia" (evoluzione della società, politica, relativo benessere, industrializzazione) è diventata ormai un fattore fondamentale. I conflitti vengono vinti dagli Stati con economia più solida ed esercito organizzato e fornito delle armi migliori. La Russia aveva l'esercito più grande del mondo, ma anche il più disorganizzato, e l'antico (e anacronistico) potere dello Zar era sempre più messo in discussione.

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