domenica 6 aprile 2014

I “respiratori”

pag.77) “«I respiratori sono fuori dall’ufficio dei capisquadra.» Billy lo sapeva. Era un’innovazione richiesta dal sindacato e resa obbligatoria dalla Legge sulle miniere di carbone del 1911. «L’aria al momento non è irrespirabile.»
«Magari dove sei tu, ma più in là potrebbe essere peggio.»
«Bene.» Billy riagganciò.
Ripeté a Tommy e a Pat le parole del padre. Pat indicò una fila di armadietti di latta nuovi. «Le chiavi dovrebbero essere in ufficio.»
Billy corse nell’ufficio, ma non vide chiavi. Immaginò che fossero appese alla cintura di qualcuno. Guardò di nuovo la fila di armadietti, ognuno con l’etichetta RESPIRATORE. «Hai un palanchino, Pat?»
L’uomo, che aveva una borsa dei ferri per piccole riparazioni, gli porse un solido cacciavite. Billy forzò in fretta il primo armadietto.
Vuoto.
Guardò incredulo.
«Ci hanno imbrogliato!» esclamò Pat.
«Bastardi capitalisti!» imprecò Tommy.
Billy ne forzò un altro. Vuoto anche quello.
Li aprì tutti con furia selvaggia; voleva smascherare la disonestà della Celtic Minerals e di Perceval Jones.
«Ce la faremo anche senza» disse Tommy.”

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