domenica 6 aprile 2014

Il “chiusino”

(pag.34) “Billy sentì un boato. «Nel chiusino» ordinò Price.
«Come?» Billy guardò per terra. Il chiusino era una caratteristica delle strade cittadine, ma sul pavimento della galleria non si scorgeva altro che i binari per i vagoni. Alzò gli occhi e vide un pony trottare verso di lui, poi accelerare giù per la discesa trainando un treno di carrelli.
«Nel chiusino!» urlò Price.
Billy continuava a non capire, ma si rese conto che la galleria era poco più larga dei carrelli, per cui sarebbe stato schiacciato. Poi Price sembrò sparire dentro il muro.
Billy mollò la pala e si voltò per correre nella direzione da cui era venuto. Cercò di guadagnare terreno rispetto al pony, che però sembrava avanzare sorprendentemente in fretta. A quel punto notò una nicchia ricavata nella parete, alta come tutta la galleria, e ricordò di aver visto nicchie del genere, senza farci troppo caso, a una distanza di circa venti metri l’una dall'altra. Dovevano essere quelle che Price chiamava “chiusini”. Vi si lanciò dentro, e il treno passò sferragliando.”

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