domenica 6 aprile 2014

Il disordine delle miniere

(pag.26) “La zona intorno alla bocca del pozzo era disseminata di altre costruzioni, che sembravano lì per caso: il magazzino delle lampade, l’ufficio della miniera, la fucina, i depositi. Tra gli edifici serpeggiavano i binari del treno. Nella discarica si vedevano carrelli rotti, vecchi pali spaccati, sacchi per mangime e cumuli di macchinari arrugginiti e caduti in disuso, il tutto ricoperto da uno strato di polvere di carbone. Il papà diceva sempre che ci sarebbero stati meno incidenti se i minatori avessero tenuto le cose in ordine.”


L’autore del romanzo racconta anche del disordine della miniera. Può essere interpretato come immagine del progresso troppo violento che non riesce ad essere “assimilato” dai modesti minatori, che evidentemente non ritenevano l'ordine un'esigenza necessaria delle attrezzature come un vantaggio per se stessi.

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